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Il Pronto soccorso del Mater Salutis garantisce le cure ai malati in codice rosso del Rodigino.
Il Pronto soccorso del Mater Salutis garantisce le cure ai malati in codice rosso del Rodigino.
Pubblicato il sabato 21 Ottobre 2017
L'accordo riguarda i residenti nei limitrofi Comuni rodigini di Melara e Bergantino. L'Ulss 9 Scaligera e l'Ulss 5 Polesana hanno siglato una convenzione i cui contenuti sono stati illustrati nel municipio di Melara da Paola Davi, sindaco del paese in riva al Po, presenti Giovanni Rizzati, primo cittadino di Bergantino, Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità, Cristiano Corazzari, assessore regionale al Territorio. Per l'Ulss 9 Scaligera hanno partecipato il dg Pietro Girardi ed il dottor Giorgio Morando, primario di Cardiologia del «Mater salutis», mentre, per l'Azienda sanitaria Polesana, è intervenuto il dg Antonio Compostella, il direttore sanitario Edgardo Contato ed il dottor Marco Sommacampagna, responsabile del 118 rodigino. Fino ad oggi chi veniva soccorso in codice rosso nei due paesi di sinistra Po veniva trasportato dal 118 all'ospedale di Trecenta, a una trentina di km, o all'ospedale di Rovigo, distante 80 km. Con il nuovo patto, i pazienti più gravi saranno invece trasportati al Mater salutis, a una ventina di km. riducendo sensibilmente i tempi delle cure salva-vita. Tale opzione riguarderà soprattutto i casi di infarto o ictus lieve, dopo un' attenta valutazione del paziente. «È da oltre 20 anni», ha rimarcato il direttore serenale dell’Ulss 9, PietroGirardi, «che l'area confinante con il Veronese ha bisogno di poter accedere per i casi più urgenti all'ospedale di Legnago, in quanto geograficamente più vicino ed adatto ad affrontare malattie del cuore e gli ictus meno gravi». «L'infarto miocardico ed altre patologie», ha aggiunto il dottor Morando, «richiedono un intervento rapido per il bene del paziente». «L'obiettivo delle varie Uiss», ha concluso Coletto, «è quello di gestire al meglio i nostri pazienti per offrire le cure più efficaci».« Per i casi di particolare gravita », ha precisato il dg Compostella, «si continuerà a privilegiare l'hub di Rovigo, dotato di Stroke Unit, Neurochirurgia e un'area riservata ai politraumatizzati gravi».