Lezioni in diretta, il «Magalini» fa scuola
Pubblicato il giovedì 13 Dicembre 2018
Villafranca fa scuola per la cura dell'incontinenza maschile post intervento alla prostata. Ieri mattina il primario di urologia dell'ospedale Magalini, Giuseppe Pecoraro, affiancato dal collega Marco Beringi, ha tenuto un corso di chirurgia in diretta per il trattamento dell'incontinenza urinaria che incorre dopo l'asportazione della prostata nei casi di tumore. Ad assistere agli interventi in sala c'erano urologi di Brescia, Monselice (Padova), Portogruaro (Venezia) e Borgo Trento. Hanno partecipato al corso di un giorno per apprendere le tecniche e poi applicarle negli ospedali in cui lavorano. Le adesioni sono state numerose, il dottor Pecoraro replicherà presto la giornata. «È un corso pratico di chirurgia in diretta. Gli urologi possono assistere, ma anche partecipare», spiega Pecoraro. «Gli interventi riguardano la cura dell'incontinenza maschile che non tutti gli ospedali effettuano». Si tratta di operazioni che non sono diffuse in Italia poiché queste discipline si sono concentrate maggiormente sulla cura dell'incontinenza femminile, per la quale la gamma di soluzioni è ampia ed efficace. «Quella maschile è meno trattata, noi qui interveniamo con due modalità, per questo vengono da diverse parti d'Italia a imparare». Il Magalini è il centro di riferimento del Veneto per il trattamento dell'incontinenza. L'equipe di Pecoraro è stata tra le prime in Italia a praticare i due interventi chirurgici specifici. «L'incontinenza nell'uomo è una conseguenza dell' asportazione della prostata. Che sia operata in laparoscopia o con robot o internamente, l'incontinenza rimane come effetto», continua Pecoraro. «Ed è necessario porvi rimedio perché invalida la qualità della vita». Nei casi medi o lievi, l'urologo in sala operatoria posiziona una rete sotto l'uretra in modo che quest'ultima si chiuda. Si impedisce così all'urina di uscire in maniera involontaria. Nei casi più gravi si applica un dispositivo in silicone regolabile: «Come un palloncino che si gonfia finché il paziente non resta asciutto», spiega Pecoraro: «Siamo stati i primi in Italia a utilizzare la rete e i primi in Veneto ad applicare il palloncino. Al Magalini utilizziamo tutte le tecniche, in base ai casi che ci troviamo davanti». L'intervento non è invasivo. Il paziente entra al mattino ed esce il giorno dopo. Viene operato con anestesia spinale e resta sveglio. L'operazione dura un'ora. La degenza è al terzo piano nel reparto di urologia, che ha 10 letti. Dall'apertura del Magalini ai primi di luglio sono state effettuate una quindicina di operazioni di inserimento della rete o del palloncino. «Arrivano persone da tutta Italia, ultimamente da Piemonte e Lombardia», conclude Pecoraro. Al Magalini è molto attivo anche l'ambulatorio di patologia del pavimento pelvico.
Da
L’Arena a firma M.V. Adami - FOTO PECORA