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West Nile, informazione e prevenzione

Pubblicato il martedì 09 Agosto 2022 WEST NILE FEVER, L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI

LA SITUAZIONE IN VENETO
Il virus West Nile (WNV), responsabile della forma clinica neuroinvasiva (WNND) e della Febbre del Nilo occidentale (o West Nile Fever - WNF), è stata riscontrato in Veneto per la prima volta nel 2008 e la Regione nel corso degli anni è stata classificata come area ad alto rischio di trasmissione. La stagione vettoriale 2022 si sta caratterizzando per un contesto particolarmente favorevole alla circolazione delle arbovirosi in particolar modo per il West-Nile a causa di:
- riduzione quantitativa dei corpi idrici e della loro portata, con maggiore facilità di formazione di ristagni e acquitrini; 
- aggregazione di specie aviarie serbatoio di WNV e di zanzare vettore: data la riduzione dei corpi idrici naturali, i siti di irrigazione dei campi o altri accumuli idrici di origine antropica risultano ancora più attrattivi verso le zanzare, che tendono a spingersi più facilmente in prossimità delle persone e ciò aumenta il rischio di infezione per l'uomo, soprattutto nelle aree rurali.

Per aggiornamenti periodici, a questa pagina sono disponibili i bollettini della Regione Veneto: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi 


L'IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI
Le febbri estive devono far sempre sorgere il dubbio che possa trattarsi anche di una possibile febbre da arbovirosi, quindi è importante la diagnosi differenziale e la ricerca dei virus delle malattie trasmesse da vettori.
L’approfondimento diagnostico delle febbri estive consente identificate precocemente i casi.
L’identificazione di una febbre da arbovirosi è fondamentale per le conseguenti misure di sanità pubblica di controllo del vettore nel territorio e per contrastare la diffusione della malattia nella comunità a tutela della salute delle persone più fragili.

QUANDO SOSPETTARE
In generale, un caso di febbre estiva dovrebbe far sorgere il sospetto che si possa trattare anche di un’arbovirosi. Nel contesto dell’attuale scenario epidemiologico, oltre al COVID-19, deve essere quindi considerata la diagnosi differenziale con infezione da West Nile Virus (o altri arbovirus quali Usutu, Dengue, Chikungunya, Zika virus, TBE). In particolare, se il paziente non ha storia di viaggi recenti all’estero, l’arbovirosi più probabile è proprio West Nile.
L’infezione da West Nile è asintomatica nella maggior parte dei casi (80% circa), nel 20% dei casi causa una sindrome simil-influenzale, e in meno dell’1% dei casi si manifesta come malattia neuroinvasiva, con meningite, encefalite, paralisi flaccida acuta o sindrome di Guillain Barrè, potenzialmente letale.


INFORMAZIONE E PREVENZIONE
Il Medico di Medicina Generale ha un ruolo fondamentale nel raccomandare ai suoi assistiti, con particolare riguardo per i più anziani e portatori di condizioni di fragilità, le misure di protezione individuale per evitare le punture di zanzara e contrastare la diffusione dei vettori. Materiale informativo a disposizione della popolazione è disponibile a questi link: 

https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi  

https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/west-nile-disease

DOVE TROVARE MAGGIORI INFORMAZIONI
Rep. Atti n. 1/CSR del 15 gennaio 2020, Allegato A “Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025” DGR 900 del 26 luglio 2022, Allegato A “Linee operative per la sorveglianza delle Arbovirosi nella Regione del Veneto Anno 2022” 

https://www.ecdc.europa.eu/en/west-nile-fever/surveillance-and-disease-data/disease-data-ecdc

https://www.epicentro.iss.it/westnile
 

https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/west-nile-virus

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