> > Semaforo verde per le ambulanze in codice rosso.

Semaforo verde per le ambulanze in codice rosso.

Pubblicato il mercoledì 28 Febbraio 2018
La tecnologia, applicata per la prima volta in Italia nella città di Verona, libera la strada ai mezzi di soccorso del «118 Verona Emergenza». In che modo? Ogni volta che l'ambulanza o un'automedica sono in strada in seguito a una chiamata, con il «codice rosso» di massima urgenza, il nuovo software di gestione della flotta, individuando la destinazione in partenza per il soccorso e poi l'ospedale di destinazione a missione compiuta, rileva e invia in entrambi i casi le coordinate «Gps» del mezzo al sistema di gestione semaforica della mobilità. Il nuovo sistema, denominato «Vai 118» (Viabilità assistita intelligente), è già installato su 62 semafori dei 160 che compongono la rete cittadina, lungo alcuni «corridoi verdi» che corrispondono alle principali direttrici di penetrazione nella atta dai quattro punti cardinali. Sarà dunque possibile prevedere l'arrivo dell'ambulanza agli incroci e «forzare» la luce verde di via libera lungo il percorso. «Consentendo un guadagno di diversi secondi a ogni crocevia semaforico. Un fattore fondamentale per la persona trasportata, la quale non risentirà anche delle continue frenate ed accelerazioni, oltre che per la sicurezza degli stessi operatori», commenta al giornale L’Arena Alberto Schonsberg, direttore del Suem 118. «E un debutto, un altro passo per portare la tecnologia al servizio dei cittadini nella direzione, già intrapresa, della cosiddetta "smart city", connessa per essere vivibile al meglio», spiega il sindaco Sboarina. «Com'è accaduto di recente», aggiunge l'assessore al Traffico, Luca Zanotto, «anche per il sistema di rilevamento Giano 2», il software che consente di identificare con precisione le infrazioni a carico di un determinato conducente e le misure di sequestro cui può essere sottoposto il veicolo. «La frontiera della tecnologia applicata alla mobilità – dichiara Pietro Girardi, direttore generale dell’Ulss 9 – va a vantaggio non solo dell’utenza, ma anche dei medesimi operatori che ogni giorno sono sulla strada per salvare, al bisogno, la vita di ciascuno di noi».
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