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La sicurezza nei luoghi di lavoro. Infortuni in calo ma non abbassare la guardia.

Pubblicato il giovedì 12 Aprile 2018
La sicurezza sui luoghi di lavoro, a seguito del concatenarsi di eventi tragici in queste ultime settimane, è argomento oggetto di forte focalizzazione da parte dei media.
L’AULSS 9 Scaligera  intende rendere conto ai cittadini, alle imprese e alle Associazioni/Organizzazioni dei principali risultati conseguiti dal Servizio SPISAL per contrastare gli infortuni sul lavoro, ma anche delle molteplici iniziative avviate e in fase di avvio nel nostro territorio.
L’AULSS  su questo importante tema già dal 2009 ha istituito un tavolo istituzionale specifico, il Comitato Provinciale di Coordinamento (art. 7, D. Lgs. n. 81/2008, DGRV n.4182/2008) formato da: AULSS 9, INAIL, INPS, ARPAV, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Vigili del Fuoco) e Parti sociali (Organizzazioni datoriali e Associazioni sindacali. Il Comitato si riunisce periodicamente nell’anno allo scopo di analizzare il fenomeno e programmare gli interventi di prevenzione, migliorare l’efficacia dei controlli, congiunti o coordinati e razionalizzato gli interventi, evitando sovrapposizioni e duplicazioni di interventi e sostenere le imprese del territorio.
Infortuni sul lavoro
Gli infortuni, nella nostra provincia sono in calo negli anni. Restando sui dati ufficiali INAIL il numero di infortuni sul lavoro denunciati nel 2016, (ultimo dato disponibile), è stato pari a 15.991. Di questi l’INAIL ne ha riconosciuti quasi il 50% e cioè  7.392.
Se parliamo di infortuni gravi (infortuni che comportato un'assenza dal lavoro superiore a 40 giorni o con postumi successivi) nel 2016 si contano 1.598.
Ci si infortuna di più neI comparto  dei Servizi con 1.673 infortuni ogni anno (media nel triennio 2014-2016), che però conta anche il maggior numero di addetti, e poi nelle Costruzioni, nella Metalmeccanica e in Agricoltura.
Gli indici di gravità (rapporto infortuni gravi sul totale infortuni riconosciuti) invece ci indicano che i comparti più a rischio sono i Trasporti, Agricoltura e Costruzioni, con un indice che arriva al 31% (Agricoltura e Trasporti).
Infortuni mortali
Nella nostra provincia negli anni gli infortuni mortali registrano una continua variabilità.
Nell’anno 2017 gli infortuni mortali sul lavoro sono stati nove (dati del Centro Regionale Epidemiologia Occupazionale (P.R.E.O.) Regione del Veneto) nel conteggio sono esclusi quelli stradali ed in itinereIl settore con maggiore accadimento è l’Agricoltura con sette infortuni; quasi sempre si è trattato di un coltivatore diretto che è rimasto schiacciato a seguito del ribaltamento del mezzo e quasi sempre perché non aveva attivato i dispositivi di protezione (arco di protezione e cinture di sicurezza)  presenti sul trattori.
Un infortunio mortale rilevato nel comparto dei trasporti e uno nel comparto della Metallurgia.
Se nella nostra provincia osserviamo i dati in un arco di tempo più lungo rileviamo che dal 2011 al 2018 il 52% degli infortuni mortali (28 su 54 rilevati)  sono avvenuti in agricoltura, il 20% in edilizia (11 su 54), il restante negli altri comparti.
Questi eventi, considerato la bassa numerosità statistica e la loro casualità, non sono però sufficienti ad inferire sulle condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro. Per avere un reale tasso di incidenza sul lungo periodo, il numero degli eventi dovrebbe essere rapportato alle ore lavorate o quantomeno al numero di addetti esposti al rischio tuttavia questi dati difficilmente sono reperibili in tempo reale.
Interventi di vigilanza: anno 2017
Lo SPISAL nel 2017 ha effettuato 2.302 interventi di controllo in tutte le aziende. Il 23,4% delle aziende controllate ha ricevuto un verbale di prescrizione. Nella maggioranza dei casi i verbali hanno riguardato le misure di sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, a seguire, la sicurezza delle macchine, delle attrezzature e degli ambienti di lavoro.
Lo SPISAL ha ispezionato 886 cantieri, risultando irregolari 242 cantieri (il 27,3% dei cantieri controllati). Controllato 325 aziende agricole di cui 71 irregolari (il 22%).

 
 
 Interventi di vigilanza congiunta con Enti competenti
Nel 2017 sono stati eseguiti 107 interventi in vigilanza congiunta (SPISAL con Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL), INAIL, Polizia Municipale, Carabinieri,  Serv. Igiene Sanità Pubblica, Serv. Igiene Alimenti e Nutrizione ecc.) in taluni settori a maggior rischio di infortunio e di lavoro nero (agricoltura, costruzioni) o nei settori che richiedono una competenza trasversale (es. Ferrovie, lavori in ambienti confinati, cooperative di lavoro ecc.) .
Indagini giudiziarie su infortuni[3]
Nel 2017 lo SPISAL ha effettuato 256 indagini per infortunio grave e mortale([4]), in 44 casi (17%) l’indagine si è conclusa riscontrando responsabilità a carico del Datore di lavoro, dirigenti, preposti ed anche lavoratori.
Iniziative e progetti avviati dallo SPISAL di promozione della salute e sicurezza.
Il Servizio nell’ambito del Comitato Provinciale di Coordinamento ha avviato o è in procinto di avviare in quest’ultimo anno, numerosi progetti in materia di salute, sicurezza e di promozione della salute, orientati alle imprese e alle scuole, le principali sono:

 
  • Bando di concorso pubblico “Verona Aziende Sicure 2.0”, che ha previsto un finanziamento di 355.498,34 rivolto alle Aziende, Enti, Associazioni, finalizzato diretto a progetti finalizzati alla promozione della salute, sicurezza e del benessere organizzativo negli ambienti di lavoro. Ventisette di questi sono stati finanziati e stanno concludendo i progetti di miglioramento.   https://spisal.aulss9.veneto.it/iweb/2519/argomento.html
  • Bando di concorso pubblico: “Verona aziende sicure 2.0: guadagnare salute”. Bando di concorso di prossima definizione per circa 500.000,00 Euro destinato alle aziende, alle scuole alle organizzazioni dei lavoratori, ed Organismi Paritetici Bilaterali, sulla base di progetti finalizzati alla promozione della salute negli ambienti di lavoro. Prevista anche una iniziativa pubblica in materia di Work Health Promotion.
  • Bando di concorso pubblico di circa 980.000,00[5] euro diretto a realizzare progetti formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rivolti al mondo produttivo secondo le peculiarità territoriali e di comparto individuate a livello provinciale ed al mondo della scuola per la formazione dei futuri lavoratori e dei soggetti che svolgeranno ruoli di supporto professionale ai responsabili aziendali.
  • Tavolo tecnico per la salute, la sicurezza e la regolarità del lavoro nel settore delle costruzioni che ha visto la partecipazione degli Enti preposti, delle Associazioni, degli Ordini e Collegi professionali, e che ha portato alla realizzazione di un manuale “Sicurezza e regolarità del lavoro nei cantieri” di prossima pubblicazione e pubblicizzazione in un convegno specifico.
  • Prevenzione degli infortuni mortali da ribaltamento del trattore in provincia di Verona, con la realizzazione tra le altre iniziative, di un poster che analizza il rischio da ribaltamento e le condizioni e i requisiti necessari da rispettare. Il poster è in fase di massiccia divulgazione in tutto il Veneto e presso le Aziende agricole ed i Comuni della nostra Provincia.
  • Emersione delle malattie professionali nei lavoratori autonomi del comparto edile.
  • Progetto “Alternanza scuola lavoro”  per la realizzazione di un portale on-line, gestito dalla Camera di  Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Verona, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, l’INAIL, i Vigili del Fuoco, il Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole (SIRVeSS),   sul tema dell’alternanza scuola lavoro e al fine di offrire agli studenti opportunità nel mercato del lavoro.
  • Progetto “promozione ed implementazione della   cultura della sicurezza negli istituti tecnici ad indirizzo costruzioni, ambiente e territorio della Provincia di Verona”.
  • Promozione della cultura della prevenzione negli Istituti Agrari del Veneto
 
[2] Sono esclusi gli infortuni in itinere, quelli stradali e quelli occorsi agli studenti e alle colf e agli sportivi. Sono compresi anche quelli accaduti a lavoratori non assicurati INAIL e a  lavoratori irregolari. I dati sono stati rilevati dalla pubblicazione curata dalla Regione Veneto “Rapporto sull’andamento degli infortuni mortali del quadriennio in corso Programma Regionale Epidemiologia Occupazionale (P.R.E.O.) Regione del Veneto” (link: http://www 9.ulss.tv.it/Minisiti/spisal/epidemiologia.html).
[3]Le inchieste per infortuni mortali e gravi (con prognosi superiore a 40 giorni e/o con postumi permanenti) e per malattie professionali (artt. 589 e 590 C.P.), sono attività istituzionali degli SPISAL per conto delle Autorità Giudiziaria che si concludono, di norma, con un rapporto. Le indagini per infortuni e malattie professionali sono svolte in genere mediante sopralluoghi, raccolta di informazioni testimoniali, controlli sanitari od altri atti di polizia giudiziaria. 
[4] Lo SPISAL interviene con pronta reperibilità su tutti gli infortuni mortali, gravissimi e gravi, su segnalazione del 118, Carabinieri, Polizia di Stato.
[5] Finanziamento Regionale derivante dagli introiti dal pagamento delle sanzioni ai sensi del D.Lgs. n. 758/1994, da parte delle imprese.
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