Biblioteca in ospedale a San Bonifacio.
Pubblicato il martedì 24 Aprile 2018
Luogo di cura del corpo, luogo di sollievo dell'anima: ecco l'ospedale Fracastoro di San Bonifacio dove se al primo compito pensa la medicina, al secondo provvedono i libri. Accanto a medici, infermieri e tecnici sono «entrati in servizio» anche i libri che Neri Pozza editore ha voluto donare all'ospedale dell'Ulss 9 Scaligera battezzando di fatto la prima biblioteca d'ospedale. Anche questo è umanizzazione della cura, l'obiettivo diventato primario all'interno dei reparti del Fracastoro esattamente com'è la cura. Bastano le parole di Pietro Madera, dirigente medico e direttore del servizio di psicologia clínica ospedaliera dell'ospedale dell'Est veronese, a spiegare quale peso specifico assuma il benessere che consente la lettura per capire quanto sia profonda l'idea di una biblioteca in ospedale: «Un paziente è anche emozioni, pensieri, spiritualità. I pazienti ed i loro familiari chiedono di essere ascoltati, perché ciò che per un medico è malattia per un paziente è un dolore: poter parlare di questo dolore, rende umana la medicina. E dunque a questo puntiamo», ha detto Madera, «a un intervento sanitario orientato alla globalità dell'essere umano perché la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale in ogni processo di cura: una biblioteca in ospedale significa una mente nutrita che risponde ad un corpo malato».
Il «nutrimento» sono circa 400 titoli, in parte già catalogati secondo il sistema Dewey e già disponibili, che da ieri troneggiano nella sala d'attesa della radiologia: una sala d'attesa trasformata in biblioteca e sala lettura, dove prendere liberamente un libro, leggerlo quando si vuole e poi riportarlo per consentire ad altri lo stesso «viaggio di carta». Questo accade tra le pagine di un libro, come testimoniato da una delle studentesse intervenute in rappresentanza degli istituti superiori Dal Cero, Guarino Veronese e Berti. L'idea l'ha avuta Francesca Fornasa , medico radiologo ma anche componente del Book club Neri Pozza che in un pomeriggio casalingo, gustandosi un libro, ha pensato all'effetto che lo stesso gesto può avere in un ospedale. L'Ulss 9 ha subito sposato l'idea, «perché è bellissimo che proprio in un luogo di cura ci siano i libri con le storie che ognuno traspira», ha detto Denise Signorelli , direttore sanitario della Scaligera. Quando l'idea è stata proposta a Neri Pozza, il consigliere delegato Alessandro Zelger non ha avuto dubbi: «Lo abbiamo considerato un atto dovuto. Questa operazione è molto più che il varo di una biblioteca, è qualcosa che da valore alla persona umana. Tra le pagine di un libro si entra in un mondo in cui stare bene», ha detto Zeiger. «La scelta della narrativa letteraria, diventata lo stile di Neri Pozza, assegna anche un grande valore alla lingua italiana», ha aggiunto, «ed è per questa ragione che abbiamo iniziato anche un percorso orientato ai bambini e ai ragazzi. Neri Pozza vuole dare il proprio contributo alla crescita della società civile e al mantenimento dei valori». Nella biblioteca del Fracastoro ci sono titoli per tutte le età e per tutti i gusti : se la parte del leone la fanno quelli di Neri Pozza, altri libri hanno iniziato la loro seconda vita proprio in ospedale. Per chi desiderasse contribuire a far crescere la biblioteca basta solo consegnare i libri che si vogliono donare, nuovi o di seconda mano, alla segreteria della radiologia. E' così, dunque, che al Fracastoro, presente anche il sindaco Giampaolo Provoli, si è scelto di celebrare la Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore nata nel 1926 in Catalogna in occasione della festa patronale di San Giorgio diventata nel 1996, grazie all'Unesco, un evento globale. Al centro le rose donate alle donne e i libri donati agli uomini, gli stessi che ieri non solo arricchivano gli scaffali nella sala d'attesa della radiologia, ma che tutti hanno potuto ammirare direttamente dalla rambla di Barcellona grazie ad un collegamento Skype con gli architetti Giuseppe Buronat e Alessandro Scamato.
(
da L’Arena 24 aprile 2018 – Paola Dalli Cani)