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Malattie reumatiche autoimmuni prima edizione dell’(H)Open day di Onda

Pubblicato il mercoledì 09 Maggio 2018
Venerdì 11 maggio, in occasione della Festa della mamma, Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, organizza il 1° H-Open day sulle malattie reumatiche autoimmuni con l’obiettivo di promuovere la corretta informazione, la prevenzione primaria e la diagnosi precoce, e favorire l’accesso ai percorsi specialistici diagnostico-terapeutici. Sono coinvolti gli ospedali con i Bollini rosa per offrire servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione femminile dedicati alle malattie reumatiche autoimmuni. All’ospedale Fracastoro di San Bonifacio  è programmato per l’occasione un incontro aperto alla popolazione dalle 13,30  alle 14,30 al 2°piano, percorso arancio. Consigliabile chiamare la segreteria dalle 11.00 alle 12.00 dal lunedi al venerdi, tel.045/6138531. “Questa iniziativa – dichiara Pietro Girardi, Direttore Generale dell’Ulss 9 – permette alle donne di incontrare gli specialisti e approfondire i temi legati alla loro salute, per essere meglio informate  dei trattamenti efficaci oggi disponibili, i quali  permettono una buona qualità di vita con importanti ricadute sul loro percorso di cura.”
Obiettivo dell’iniziativa è promuovere la corretta informazione, la prevenzione primaria e la diagnosi precoce e favorire l’accesso ai percorsi specialistici diagnostico-terapeutici nell’ambito delle malattie reumatiche che colpiscono oltre 3.5 milioni di italiane e che spesso esordiscono in età giovane, impattando sulla qualità della vita, sulla salute riproduttiva e sulla pianificazione familiare. Le malattie reumatiche, che nella maggior parte dei casi sono di origine autoimmune, causano disturbi a carico dell'apparato locomotore e in generale dei tessuti connettivi dell'organismo. Rappresentano un gruppo estremamente eterogeno di malattie e si presentano con espressione e gravità differenti. Inoltre, spesso esordiscono in età giovane impattando sulla qualità della vita, sulla salute riproduttiva e sulla pianificazione familiare. In occasione dell’(H)Open day è distribuita negli ospedali coi Bollini Rosa la brochure informativa “Malattie reumatiche autoimmuni – Dalla pianificazione familiare alla genitorialità” anche scaricabile gratuitamente dal sito di Onda (www.ondaosservatorio.it).
La brochure si propone di dare alle donne le informazioni necessarie per affrontare con maggior serenità e consapevolezza le decisioni che riguardano la fertilità e il desiderio di maternità. “Le malattie reumatiche autoimmuni sono patologie tipicamente femminili e che spesso si manifestano tra i 15 e 45 anni, dunque nel periodo più florido e produttivo, condizionando la qualità di vita delle donne”, spiega Francesca Merzagora, Presidente Onda. “Abbiamo quindi deciso di realizzare un progetto dedicato con un’attenzione particolare alla salute riproduttiva e alla pianificazione familiare, tematiche complesse e molto sentite dalle giovani donne con malattia reumatica. A seguito dell’Open day, ad ottobre, in occasione della Giornata mondiale delle malattie reumatiche, organizzeremo un evento live in streaming su Facebook dando la possibilità alle utenti di rivolgere le domande nel corso della diretta allo specialista intervistato. Da ultimo, in occasione del prossimo Congresso nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) a novembre, sarà attribuito un premio a una giovane ricercatrice che si distinguerà per la miglior presentazione in tema di ‘Malattie reumatiche e differenze di genere’: la ricerca scientifica in questo ambito sta evidenziando delle differenze molto rilevanti tra i due generi che ne condizionano, nel segno di una medicina sempre più personalizzata, l’approccio clinico-diagnostico e terapeutico.” “Questa iniziativa – dichiara Pietro Girardi, Direttore Generale dell’Ulss 9 – permette alle donne di incontrare gli specialisti e approfondire i temi legati alla loro salute, per essere meglio informate  dei trattamenti efficaci oggi disponibili, i quali  permettono una buona qualità di vita con importanti ricadute sul loro percorso di cura.”

 
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