> > A Veronetta il primo Festival della Solidarietà.

A Veronetta il primo Festival della Solidarietà.

Pubblicato il mercoledì 06 Giugno 2018
 Sabato 9 giugno Veronetta ospita la prima edizione del Festival della solidarietà. Dalle 9 alle 19, in piazza Santa Toscana (a Porta Vescovo) sono in programma controlli medici gratuiti per la valutazione del rischio di diabete e ipertensione, incontri e momenti di intrattenimento rivolti ad adulti e bambini, bancarelle dell’usato solidale. La manifestazione è promossa dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana e dalla Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario Fevoss. 
 Dalla salute alla socializzazione, per prendersi cura della persona nella sua globalità. Spazia tra diversi ambiti l’attività della Fondazione Fevoss Santa Toscana che, in occasione del Festival, presenterà ufficialmente il progetto Quattro ruote di speranza reso possibile grazie alla collaborazione con Ulss 9 Scaligera, Federfarma Verona, Assimp Verona e Feder.S.p.eV (Federazione Sanitari Pensionati e Vedove) e che si propone di offrire alla popolazione, in particolare anziana e disagiata, una corretta informazione per il contrasto delle principali malattie cronico-degenerative
  Dalle 9 alle 13 di sabato 9 giugno, un camper attrezzato della società Semea e un gazebo di Federfarma Verona posizionati davanti alla chiesa di Santa Toscana saranno messi a disposizione dei cittadini per controlli sanitari gratuiti: in particolare per la misurazione della pressione e della glicemia a cui seguiranno colloqui individuali con medici per valutare lo stato generale di salute e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, in particolare verso patologie quali il diabete e l’ipertensione.
  Dopo aver acceso i motori per la prima tappa a Veronetta, l’ambulatorio viaggiante della Fondazione Fevoss Santa Toscana proseguirà il suo viaggio con un calendario di appuntamenti che toccheranno vari Comuni della provincia scaligera per raggiungere la popolazione più lontana. La finalità del progetto è infatti permettere ad adulti ed anziani in difficoltà economica o in condizione di disagio sociale di avere facile accesso ai servizi socio sanitari. In una fase successiva i check up saranno estesi all’età scolare, per diffondere tra le giovani generazioni l’attenzione verso un corretto stile di vita.

  Il Festival della solidarietà coinvolgerà, in una grande festa di piazza, i commercianti del quartiere. Sarà inoltre un’occasione per illustrare altre iniziative promosse in casa della Fevoss. Dalle 9.30 alle 11 la Rettoria di Santa Toscana ospiterà la presentazione dei risultati di “Riscopriamo il Buon Vicinato”. È il progetto di cittadinanza attiva realizzato dalla Federazione Fevoss che, grazie al finanziamento della Fondazione Cariverona, assieme alla formazione rivolta ai volontari ha previsto l’attivazione di ambulatori per dare gratuitamente ascolto e supporto psicologico, assistenza infermieristica e fisioterapica, aiuto nell’assolvimento delle pratiche burocratiche a vantaggio dei residenti del quartiere.
  Alla base è l’idea di costruire alleanze solidali tra cittadini che vivono spazi comuni della città. Aspetto su cui si soffermerà l’intervento della teologa Lucia Vantini dal titolo “La santità della porta accanto” previsto nella mattinata: una riflessione sull’esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” di Papa Francesco che è un invito a riscoprire le radici spirituali della solidarietà quotidiana, anche a partire dall’esempio dei volontari di un’associazione dalla storia decennale. 
 Per l’intera giornata la piazza si colorerà delle bancarelle del Bazar solidale,  ulteriore iniziativa della Fondazione per sensibilizzare la popolazione sul riuso e sul contrasto allo spreco. In esposizione si potranno trovare oggetti, libri e capi di abbigliamento di seconda mano. Saranno organizzati spettacoli musicali e di intrattenimento per adulti e bambini, con scambio di giocattoli e trucca-bimbi. Saranno presenti infine stand gastronomici per concedersi un aperitivo oppure un pranzo con risotto, gnocchi e specialità etniche appositamente preparate dai cuochi dell’associazione Africasfriends.



 
Condividi questa pagina: