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Demenza e Alzheimer: in campo l'Ulss 9 e la Fondazione Historie

Pubblicato il lunedì 23 Luglio 2018
L'esperienza, ormai collaudata all'interno dell'Ulss 9, prende il via anche nell'Est veronese per l'interessamento del Comune di San Bonifacio. Finanziato in parte dalla Regione Veneto, il progetto è affidato per la sua realizzazione a Fondazione Historie associazione di volontariato, che contribuisce con personale volontario sotto la guida e il monitoraggio del Centro decadimento cognitivo dell' Uiss. Il servizio, in incontri bisettimanali, offre a persone con patologie neurodegenerative attività di stimolazione cognitiva, di socializzazione e così di mantenimento o recupero di capacità offuscate dalle patologie. L'attività è gestita da un educatore preparato coadiuvato da personale volontario con un ruolo molto importante di sostegno nello svolgimento delle attività. una psicologa, con cadenza bimensile, dà informazioni e sostegno anche personale per mantenere un clima di benessere all'interno della famiglia e così favorire la permanenza del malato. Le attività si svolgono in via Sandri, all'ex scuola materna. Per accedere al servizio è possibile contattare l'assistente sociale del Comune, il Centro decadimento cognitivo e demenze (Cdcd) del Distretto e la Fondazione Historie che gestisce ormai da anni alcuni di questi progetti. Si tratta di un vero e proprio servizio innovativo per tutto l'Est veronese, avviato in un momento in cui questa malattia sta presentando esordi sempre più frequenti e sempre più anticipati. I cittadini che fossero interessati a collaborare con il progetto possono contattare Fondazione Historie, che accoglie volontari per una specifica formazione e il successivo inserimento nelle attività. «È un supporto – dichiara l’assessore comunale Merlo -  che vogliamo dare non solo ai malati ma soprattutto alle loro famiglie fin dalle prime fasi della malattia, quando le difficoltà e le tensioni si rivelano più dure e difficili da affrontare; è un servizio che mancava in questo territorio e sono davvero grato alla Direzione Generale dell’Ulss 9 e al dott. Raffaele Grottola, direttore dei Servizi socio sanitari, per aver accolto le nostre richieste ed essersi adoperato perché questo servizio potesse prendere avvio.»
 
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