> > L`Avis compie i primi 60 anni. Effettuate oltre 65 mila donazioni.

L`Avis compie i primi 60 anni. Effettuate oltre 65 mila donazioni.

Pubblicato il giovedì 20 Settembre 2018
Si è celebrato il sessantesimo anniversario dell'Avis provinciale di Verona, nata nel settembre del 1958, un sodalizio che rappresenta e coordina l'attività delle 66 Avis comunali esistenti in provincia. In tutto sono 21.106 donatori ¡scritti, volontari che nel 2017 hanno effettuato 37.608 donazioni di sangue, plasma e piastrine sulle 65.500 totali in territorio scaligero. Nel primo semestre del 2018, al Dipartimento provinciale di Medicina Trasfusionale di Verona sono state raccolte 591 unità di sangue in più rispetto allo stesso periodo del 2017, con una crescita del 2,2%. Contemporaneamente però è stato registrato un incremento delle trasfusioni di 236 unità (+0,8%). Verona, con un indice di 58,23 donazioni/anno ogni mille residenti, è una delle province venete più generose. La media regionale si ferma infatti al 48,6 e l'indice dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'autosufficienza è 40. Al contempo, la presenza di reparti ospedalieri di altissima specializzazione attira molti pazienti anche da fuori regione. Aspetto, quest'ultimo, che sommato alla possibilità di effettuare un alto numero di trapianti, fanno di Verona il polo ospedaliero che in assoluto "trasfonde" di più, con 61,32 unità ogni mille residenti. Ne consegue che attualmente la provincia scaligera non è autosufficiente e riceve un supporto di 4.500 unità l'anno da altri Dimt del Veneto (2.126 unità ricevute nel primo semestre 2018 da Treviso, Vìcenza e Rovigo). L'Avis provinciale ha deciso perciò di trasformare il sessantesimo anniversario in un'occasione per promuovere ulteriormente la donazione di sangue nel territorio veronese. Ed ecco l'appello della presidente dell'Avis veronese Maggiolo: «Bisogna continuare a sensibilizzare, far sì che la cultura del dono del sangue diventi "la regola" fin da piccoli, che i giovani crescano a pane e "donazione" perché ne abbiamo bisogno tutti, anche quelli che credono di no».
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