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CAMPAGNA ANTINFLUENZALE 2018-2019

Pubblicato il lunedì 17 Dicembre 2018 A partire dal 5 novembre è possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale presso i medici di medicina generale, che la somministreranno ai soggetti appartenenti ai gruppi a rischio, anziani compresi, e alle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente, secondo le indicazioni fornite dal Ministero della Salute con la Circolare del 10 maggio 2018.
Seguendo le modalità degli anni scorsi e previo contatto personale o telefonico con gli operatori sanitari, le sedi dei Punti vaccinali dei Distretti 1 e 2 saranno disponibili alla vaccinazione a partire dal 3 dicembre, le sedi dei Punti vaccinali dei Distretti 3 e 4 dal 10 dicembre.
L’influenza rappresenta un importante problema di sanità pubblica per il notevole numero di casi che si verificano annualmente durante la stagione invernale, periodo in cui, in tutta Europa, si presenta in forma epidemica. Nella maggior parte dei casi il suo decorso presenta sintomi aspecifici quali febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Una persona infetta può trasmettere il virus influenzale anche prima della comparsa dei sintomi e fino a 5 -7 giorni dopo l’esordio della malattia. Tale trasmissione è possibile anche con sintomatologia lieve o addirittura assente.
In base alle informazioni sui ceppi virali circolanti provenienti da 140 laboratori nel mondo e all’andamento delle sindromi simil influenzali a livello globale, l’Organizzazione mondiale della Sanità indica ogni anno la composizione del vaccino anti-influenzale. Nella riunione annuale, svoltasi a Ginevra il 22 febbraio, l’OMS ha indicato che la composizione del vaccino quadrivalente per l'emisfero settentrionale nella stagione 2018-2019 è la seguente:
 
  • A/Michigan/45/2015 (H1N1)pdm09 - ceppo equivalente;
  • A/Singapore/INFIMH-16-0019/2016 (H3N2) - ceppo equivalente;
  • B/Colorado/06/2017- ceppo equivalente (B/Victoria/2/87 lineage);
  • B/Phuket/3073/2013 - ceppo equivalente (B/Yamagata/16/88 lineage).
Il vaccino per la stagione 2018/2019 conterrà pertanto una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 (A/Singapore/INFIMH-16-0019/2016), che sostituisce il ceppo A/Hong Kong/4801/2014, e una nuova variante antigenica di tipo B (B/Colorado/06/2017), lineaggio B/Victoria, che sostituirà il ceppo B/Brisbane/60/2008.


In Veneto nella passata stagione sono stati segnalati dal sistema di sorveglianza, che copre circa il 2,8% della popolazione, 12.438 casi (2.952 casi in più rispetto alla precedente stagione); in 1 caso su 3 si trattava di ragazzi sotto i 15 anni. In base a tali dati si stima che molte più persone (circa 465.037 nella sola Regione Veneto) abbiano contratto la malattia.
Nella passata stagione, sempre in Veneto, sono stati segnalati inoltre 124 ricoveri, dato sottostimato considerato che solo alcune Az. Ulss hanno segnalato i casi non gravi, secondo la definizione ministeriale. Tra questi si sono registrati 64 casi gravi e complicati di influenza, per i quali è stato necessario il ricovero in terapia intensiva, di cui 10 deceduti. Tali eventi sono risultati in ulteriore aumento rispetto all’anno precedente (55), in presenza però circa 4.000 persone vaccinate in meno rispetto alla stagione 2016/2017 (totale stagione 2017/2018: 770.557 persone vaccinate).
Delle persone vaccinate nel corso della stagione 2017/2018 la maggior parte, 604.409 soggetti pari al 78.4% del totale, sono anziani di età pari o superiore ai 65 anni, dato in linea rispetto alle stagioni precedenti.
La vaccinazione rappresenta lo strumento di prevenzione più efficace ed è pertanto raccomandata a tutte le persone ad alto rischio di complicanze o che hanno contatti frequenti o assistono tali persone.
Per i soggetti ad alto rischio la vaccinazione è offerta gratuitamente. Essi sono persone affette da alcune malattie (malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, diabete mellito e altre malattie del metabolismo, malattie renali ed epatiche, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, malattie con carente produzione di anticorpi o immunosoppressione indotta da farmaci, sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici) per le quali contrarre l’influenza comporta un alto rischio di complicanze anche gravi.
La vaccinazione è offerta gratuitamente tra gli altri anche a soggetti di età pari o superiore a 65 anni; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel II e III trimestre di gravidanza; famigliari e contatti di soggetti ad alto rischio; medici e personale sanitario di assistenza; soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; donatori di sangue.

Per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, oltre alla vaccinazione, si ricorda l’importanza di alcune misure di prevenzione tra cui lavare le mani e coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, utilizzando preferibilmente fazzoletti monouso.
Pertanto, gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale 2018-2019 contro l’influenza sono:
 
  • riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte;
  • riduzione del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze o ospedalizzazione;
  • riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità
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