Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione del Distretto legnaghese dell’ Aulss 9 Scaligera, diretto dalla dr.ssa Lorena Zambelli, propone un percorso formativo teorico e pratico per gli operatori della ristorazione collettiva della Casa di Riposo di Legnago sul tema della corretta alimentazione dell'anziano. Il progetto ha lo scopo di unire le varie professionalità presenti all'interno della Casa di Riposo facendo il punto sulle modalità per la gestione della patologie legate all'alimentazione e cercando la collaborazione di familiari, volontari e badanti. Sede del corso è la Casa di Riposo di Legnago in Corso della Vittoria 14, le date sono 5 - 8- 12 giugno.
La ristorazione per gli ospiti della casa di riposo svolge il ruolo di rito che scandisce i tempi della giornata e costituisce un momento di particolare interesse non solo sotto il profilo nutrizionale, ma soprattutto sotto il profilo psicologico. Una alimentazione corretta, in grado di assicurare un adeguato apporto di energia e nutrienti, può condizionare in maniera positiva l’andamento dell’invecchiamento mantenendo una buona efficienza delle funzioni cognitive e migliorare l'autonomia. Per invecchiare bene e vivere a lungo bisogna mangiare in modo semplice. Ciò non significa che la dieta non debba essere variata e sufficientemente appetitosa e consumata in un ambiente sereno, comprensivo e piacevolmente presentata.
Nell’anziano con il passare degli anni si assiste alla riduzione dell’efficienza della masticazione, frequenti carie e perdite solo parzialmente risolte dall’uso di protesi dentarie spesso mal tollerate, ridotta efficienza dei muscoli della masticazione. Sono frequenti inoltre reflussi spontanei gastroesofagei e problemi legati alla deglutizione. Per garantire una corretta alimentazione degli ospiti con difficoltà di deglutizione è necessaria la collaborazione tra il medico, dietista, logopedista, fisioterapista, la cucina centrale e le infermiere per modificare le modalità di alimentazione degli anziani disfagici.
Non esiste uno schema dietetico generalizzato per l’anziano: come già in età adulta l’apporto di grassi deve essere controllato, invariato l’apporto di proteine e i carboidrati vanno somministrati moderatamente preferendo pasta, pane, patate e riso.
L’invecchiamento comporta anche una alterazione della tolleranza al glucosio a causa della progressiva insulino-resistenza di conseguenza l’anziano deposita meno glucosio sotto forma di glicogeno ed ha maggiore tendenza ad andare incontro ad ipoglicemia a seguito di periodi di digiuno. In età geriatrica c’è una tendenza alla disidratazione per la riduzione del volume di acqua dell’organismo. A ciò si aggiunge anche un aumento delle perdite urinarie di liquidi per diminuita sensibilità dell’ormone antidiuretico. Questo aumento della diuresi, in particolare notturna, comporta una riduzione dell’introduzione spontanea di acqua per evitare di doversi alzare troppo spesso dal letto. La disidratazione dell’anziano infine è favorita dalla minore efficacia del senso della sete e dalla riduzione globale dell’alimentazione. Importante è pertanto la collaborazione tra gli operatori della struttura e i familiari degli ospiti in particolare quelli con patologie legate all'alimentazione.
Riferimento per il Progetto:
per SIAN Aulss 9 Scaligera: dr.ssa Lorena Zambelli - lorena.zambelli@aulss9.veneto.it telefono 0442634214-0442634221;
per la casa di Riposo di Legnago: Brida Maria -dietista casa di Riposo Legnago - maria.brida11@hotmail.it