> > Bambini complessi, fragili: la gestione, la nutrizione.

Bambini complessi, fragili: la gestione, la nutrizione.

Pubblicato il venerdì 18 Gennaio 2019
Nella mattinata di sabato 26 gennaio, presso il Centro Congressi Borgo Rocca Sveva a Soave, si svolge l’11° incontro di gastroenterologia pediatrica Veneto-Trentino-Alto Adige dal titolo “Bambini complessi, fragili: la gestione, la nutrizione”. L’evento è divenuto il principale appuntamento congressuale del Nord d’Italia per tutti gli esperti del settore ed è stato organizzato, come per le edizioni precedenti, in collaborazione con le principali associazioni dei pediatri di famiglia, dal Centro di gastroenterologia pediatrica dell’AULSS9 dell’Ospedale di San Bonifacio diretto dal dr. Mauro Cinquetti , segretario regionale della Società Italiana di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica.
Il tema del paziente pediatrico “fragile” o “ complesso”, ovvero con qualche disabilità correlata nella maggior parte dei casi ad un deficit cerebrale, è di rilevanza sempre maggiore. Questi bambini sono in aumento rispetto al passato, sia a causa di una maggior sopravvivenza dei piccoli prematuri, sia per un miglioramento complessivo delle capacità di cura nella fascia d’età infantile. Si tratta di situazioni che coinvolgono in maniera globale le famiglie di questi soggetti e, se si pensa che circa 7 – 8 ore ogni giorno sono impiegate da un genitore (o chi per esso) solo per dar da mangiare a questi bambini, si capisce come l’impatto sociale in queste situazioni sia rilevantissimo e si coglie chiaramente come la nutrizione sia un elemento centrale nella gestione di questi pazienti.
La crescita del bambino fragile a causa di un deficit psico-neurologico e/o muscolare deve essere seguita in una modalità particolare, diversa rispetto agli altri soggetti in età evolutiva, sapendo prendere decisioni sulle caratteristiche degli alimenti e sulle modalità di somministrazione del cibo. Bisogna quindi, tra le altre cose, saper valutare e consigliare la giusta posizione da far assumere a questi bambini durante il pasto, nonché la più opportuna composizione dei cibi. Infine, in particolari situazioni, soprattutto per le possibili complicanze di tipo respiratorio, una scelta difficile da prendere è quella della nutrizione entrale, ossia non per via orale.
Tutte queste problematiche vanno affrontate in stretta collaborazione fra medici, in specie i pediatri, ospedalieri e del territorio, insieme ad altre figure professionali (farmacista, infermiere, fisioterapista, dietista…) che contribuiscono all’assistenza del bambino fragile. Perciò, i lavori congressuali, dopo una serie di approfondimenti di alto profilo scientifico, si concludono con una tavola rotonda nella quale gli esperti si confrontano con i vari professionisti presenti al convegno, per un confronto che risulti proficuo.



 
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