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Alimenti e stili di vita

IL SIAN

Alimenti e stili di vita.

L’alimentazione è uno dei principali determinanti della salute; secondo stime recenti, in Italia l’alimentazione scorretta è il fattore che presenta il maggior impatto sulla salute in termini di mortalità e di disabilità, contribuendo allo sviluppo delle principali malattie croniche non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari, i tumori e il diabete mellito. Numerosi programmi a livello nazionale e regionale si prefiggono di incoraggiare l’adozione di stili di vita sani, comprese corrette abitudini alimentari, in tutte le fasi della vita, con particolare attenzione ai primi anni, in cui si pongono le basi per la salute futura.

Il Piano Regionale della Prevenzione del Veneto 2014-2018 prevede diversi programmi per la promozione di sani stili di vita, comprese attività di prevenzione ed educazione nutrizionale.

Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dell’Azienda ULSS 9 Scaligera ha realizzato nel tempo, in collaborazione con diversi enti (Regione, Comuni, Istituti scolastici, AMIA Verona), numerosi interventi di prevenzione nutrizionale e di promozione di una alimentazione sana e consapevole, con attività rivolte ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie, ma anche ai futuri operatori nel settore della ristorazione e a fasce di popolazione vulnerabili, come gli anziani e i pazienti psichiatrici.

Durante l’anno scolastico 2016-2017 è stato proposto a più di 850 alunni delle classi seconde e terze di diverse scuole primarie di Verona, Zevio, Bovolone, Valeggio sul Mincio e Lugagnano di Sona il laboratorio didattico multimediale “Dammi il 5 - Ca’ Dotta” per la promozione della corretta alimentazione, con particolare focus sul consumo quotidiano di frutta e verdura. Durante il percorso, diviso in due laboratori - uno creativo-sensoriale ed uno scientifico - i bambini ricevono le corrette informazioni, attraverso attività ludiche, disegni, favole, confronto, giochi, in un setting dedicato.

Sempre rivolto alle scuole primarie (in particolare alle classi seconde, terze e quarte) è il progetto di iodoprofilassi "Il signor iodio e il signor poco sale", che ha l’obiettivo di promuovere un’adeguata assunzione di iodio e nel contempo di ridurre il consumo di sale, attraverso la formazione degli insegnanti e la consegna di un quaderno didattico ad ogni alunno. Il progetto, attivato a partire dall’anno scolastico 2015-2016, ha coinvolto, nel veronese, alcune scuole di Verona, San Martino Buon Albergo, Zevio, Bovolone e Bussolengo. Nella fase iniziale, con il coordinamento dalla Struttura Regionale di Riferimento per la Iodoprofilassi del Veneto (presso l’Azienda Ospedaliera di Padova - U.O.C. di Endocrinologia), è stata condotta una ricerca che prevedeva la somministrazione di un questionario sulle abitudini alimentari degli alunni e la raccolta di un campione di urine per il dosaggio della concentrazione di iodio, prima e dopo l’intervento educativo nelle scuole. I risultati hanno mostrato l’efficacia del programma in termini di miglioramento dello status iodico dei bambini.

Sana alimentazione e attività fisica sono due cardini della prevenzione: nell’ambito della manifestazione “Vivi lo sport”, organizzata dalla 3° circoscrizione del Comune di Verona e rivolta a 1300 alunni delle scuole primarie, il SIAN ha realizzato (e realizzerà) laboratori di educazione alimentare cui hanno partecipato all’incirca 400 bambini.

L’attività di educazione alla sana alimentazione ha riguardato anche le scuole secondarie di 2° grado, attraverso incontri informativi rivolti a 220 studenti di un liceo veronese.

Sono stati inoltre realizzati interventi rivolti agli studenti degli istituti alberghieri, in molteplici occasioni, con incontri dedicati non solo alla sana alimentazione, ma anche all’igiene degli alimenti, alla celiachia e alle allergie alimentari, alle linee guida regionali della ristorazione scolastica, ai metodi di cottura, alla prevenzione dello spreco alimentare.

Un incontro aperto alla popolazione, realizzato nell’ambito dell’iniziativa “Insieme per una Comunità che…” promossa dal Comune di Verona, è stato dedicato alla sana alimentazione negli anziani.

E’ stata inoltre realizzata una formazione specifica sul tema nutrizionale per gli operatori sanitari in ambito psichiatrico, ed è previsto un ulteriore incontro rivolto ai familiari dei pazienti, per orientarli verso scelte alimentari sane.

Fa parte della strategia di contrasto delle disuguaglianze in salute anche la partecipazione al progetto “REDUCE” (Ricerca, Educazione, Comunicazione: un approccio integrato per la prevenzione degli sprechi alimentari), in collaborazione con l’Università di Bologna e finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il SIAN contribuisce al progetto mettendo a punto una serie di procedure per il recupero e la distribuzione alle fasce più deboli delle eccedenze alimentari, in condizioni di igiene e sicurezza.

Il SIAN - sede di Legnago – ha partecipato al progetto “Green Tour - Verde in Movimento”, un progetto strategico della Regione del Veneto che valorizza una rete di percorsi ambientali tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, al fine di promuovere uno stile di vita attivo, favorire la mobilità lenta e una corretta alimentazione.

Il SIAN - sede di Bussolengo - ha controllato tutte le mense delle scuole con cucina a legame fresco-caldo per verificare le procedure di esecuzione delle diete speciali. In alcune di esse, la presenza della dietista ha permesso di affrontare e risolvere con ulteriore professionalità i problemi legati alla somministrazione delle diete.

Tra i progetti innovativi rivolti alla popolazione si segnala anche “Sale, pepe e sicurezza” (https://sian.ulss20.verona.it/iweb/1807/argomento.html), realizzato in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, e di cui il SIAN ha curato i contenuti scientifici. Il progetto ha coinvolto 277 food blogger italiani, di cui circa 70 sono stati formati sui temi della sicurezza alimentare mediante un corso online. Sono stati realizzati 35 microvideo informativi di facile e rapida consultazione, disponibili gratuitamente su youtube e sul portale www.salepepesicurezza.it, su tematiche di sicurezza alimentare e nutrizionale e sui rischi per la salute collegati alla preparazione e al consumo di alimenti. Il project work conclusivo ha portato alla pubblicazione di un libro di circa 50 ricette redatte dai food blogger e revisionate dal SIAN.

A breve si prevede l’apertura, in via sperimentale, di un ambulatorio di prevenzione nutrizionale, basato sulle tecniche del counselling motivazionale, rivolto alla popolazione, in particolare alle persone con fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili.

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LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

ll Servizio Progetti e Promozione Salute opera principalmente su due fronti: da un lato realizza per conto della regione attività la cui offerta si estende a tutto il territorio regionale. Un esemoio per la promozione dell'attività motoria è il laboratorio MuoverSì: consiste in attività esperienziali laboratoriali nell'ambito del ciclo di vita, offerte alle scuole primarie e secondarie di primo grado della Regione Veneto; dall'altro, in attuazione a quanto previsto dal Piano di Prevenzione Regionale, implementa, compatibilmente con le risorse locali, i programmi da esso previsti, per la realtà territoriale della provincia tra cui appunto il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado per la partecipazione al laboratorio Muoversi cosi come, altro esempio, rivolto in questo caso alle scuole dell'infanzia, il progetto Affyfiutapericolo sulla prevenzione degli incidenti domestici.
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Laboratori per la scuola primaria e secondaria di primo grado
Laboratorio “Giochi dal Mondo”: giochi di movimento propri di diverse culture attraverso i quali gli alunni si avvicinano alle tradizioni di altri Paesi. Con il gioco si favorisce lo sviluppo sociale, affettivo e cognitivo del ragazzo e, più in generale, la formazione dell’individuo.Laboratorio “Scuola di Circo”: attività artistica, sportiva e sociale con l’intento di far sperimentare delle abilità motorie non convenzionali per migliorare e potenziare le competenze motorie, la salute emozionale e l’integrazione sociale.Laboratorio “Bicicletta”: sicurezza stradale, uso corretto della bicicletta, utilizzo dei comandi e piccole regolazioni e manutenzioni. Si propone inoltre un’esperienza pratica di alcuni km su strada o pista ciclabile, adeguata all’età Bici di varie taglie disponibili in loco.Laboratorio “Orienteering”: breve lezione sulle tecniche di orientamento con il sole, le stelle ed altri elementi naturali; successivo gioco a squadre che si svolgerà nel parco della villa.Il contesto del parco e la sicurezza dell’attività permettono di far vivere ai ragazzi un’esperienza in autonomia, con il supporto degli operatori.

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ALLEGATO : scheda sintetica per l'attuazione locale di Affy Fiutapericolo



LO SPISAL

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: la promozione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro a 360 gradi.

La Commissione Europea nel 2012 ha indicato gli obiettivi per lo sviluppo di un’istruzione e una formazione professionale di eccellenza; in particolare, è stata sollecitata la promozione dell'apprendimento basato sul lavoro, anche con tirocini e periodi di apprendistato di qualità e modelli di apprendimento duale per agevolare il passaggio dallo studio al lavoro. Il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola lavoro trova puntuale riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107, la cosiddetta riforma della Buona Scuola, che ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dall’anno scolastico 2015/16 hanno coinvolto, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione.

In un’ottica di promozione della cultura della salute e della sicurezza finalizzata anche ad una efficace attuazione dei percorsi in alternanza scuola lavoro, lo SPISAL ha attuato in questi anni progetti che hanno coinvolto numerose scuole superiori e in particolar modo gli Istituti tecnici agrari e quelli ad indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio della provincia di Verona. Agricoltura ed Edilizia rappresentano infatti ambiti lavorativi gravati tutt’oggi da un’elevata percentuale di infortuni sul lavoro e di malattie professionali anche a fronte di un trend infortunistico nazionale e regionale che è andato progressivamente diminuendo a partire dagli anni 60.

Secondo i dati del PREO (Programma Regionale Epidemiologia Occupazionale) contenuti nell’ultimo Rapporto sull’andamento degli infortuni mortali sul lavoro in Regione Veneto, sono stati registrati nel quadriennio in corso (2014-17) un totale di 158 casi di infortunio mortale di cui 26 (il 16,5%) accaduti nella sola provincia di Verona. Sul totale degli infortuni mortali, 68 (43%) si sono verificati in Agricoltura e 32 (il 20%) si sono verificati in Edilizia. Circa la metà degli infortuni in Agricoltura sono riconducibili al ribaltamento o schiacciamento a seguito dell’utilizzo del trattore o di altri automezzi e circa la metà di quelli accaduti in edilizia sono dovuti ad una caduta dall’alto, in particolare da ponteggi, impalcature o scale portatili, utilizzati in assenza di adeguate misure di prevenzione.

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Altrettanto importante è il fenomeno delle malattie professionali, negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento dovuto prevalentemente all’entrata in vigore del DM del 9 aprile 2008 “Nuove tabelle delle malattie professionali nell’Industria e nell’Agricoltura” che ha previsto un’estensione della tutela assicurativa INAIL in particolare per le malattie muscoloscheletriche, che oggi rappresentano circa il 74% delle malattie segnalate. L’ultimo rapporto del CREO (Centro Regionale per l’Ergonomia Occupazionale) relativo alle denunce di malattia professionale da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide evidenzia che nel 2015 sono stati segnalati agli SPISAL del Veneto 2.161 casi, rappresentati principalmente da patologie della spalla e del rachide. Per quanto riguarda le malattie del rachide e degli arti superiori i settori più colpiti sono rappresentati sempre dall’Agricoltura, al primo posto, e dall’Edilizia.


Proprio per contrastare questi fenomeni, il D.Lgs. n.81 o Testo Unico per la salute e sicurezza del lavoro, considera la formazione dei lavoratori un elemento cardine per la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro. Secondo quanto definito dall’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2008 gli studenti sono equiparati ai lavoratori e devono essere adeguatamente formati secondo quanto previsto dagli Accordi Stato Regioni del 21 dicembre 2011. Tali accordi disciplinano la formazione dei lavoratori, e quindi anche degli studenti a loro equiparati, definendo un percorso formativo articolato in due fasi: una formazione generale della durata di 4 ore, dedicata alla presentazione dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro, e una formazione specifica con contenuti specifici relativi ai rischi e alle misure di prevenzione del settore di appartenenza con 4, 8, 12 ore per rischio basso, medio, alto rispettivamente .

In linea con la riforma della Buona Scuola e con il Testo Unico per la salute e sicurezza del lavoro, è stato istituito nell’ambito del Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del D.Lgs. 81/08, il Sistema di riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole (SiRVeSS ) come gruppo di lavoro tecnico per la promozione della sicurezza sul lavoro nelle scuole costituito dal Coordinamento delle Reti delle scuole per la sicurezza delle province del Veneto e, a livello locale, dalle Reti provinciali delle scuole per la sicurezza. Le Reti provinciali delle scuole, di cui fanno parte anche lo SPISAL e l’INAIL con la finalità di promuovere la cultura della sicurezza negli studenti, hanno visto nel 2016 l’adesione complessiva di 446 scuole di cui 49 nella sola provincia di Verona.

Soggetti aderenti alle Reti Provinciali del Veneto nel 2016
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In questo contesto sono stati organizzati, con la collaborazione dello SPISAL di Verona, interventi formativi rivolti sia al personale scolastico con compiti di gestione della sicurezza (RSPP, addetti antiincendio, addetti al Primo Soccorso, dirigenti scolastici…), sia agli studenti.

Di notevole rilevanza nel 2015, è stata la realizzazione di un corso di formazione su salute e sicurezza sul lavoro rivolto tutti gli studenti delle scuole superiori della provincia di Verona, sulla base di un accordo siglato da Cgil, Cisl e Uil, Confindustria, Api e Ufficio scolastico regionale. Il corso, della durata di 4 ore, in modalità e-learning, ha visto la partecipazione di 3000 studenti con rilascio da parte del dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, di un attestato di partecipazione, indispensabile per accedere agli stage, così come previsto dal D. Lgs. 81/08.

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L’altro progetto, che si ripete da più anni è il percorso di formazione sulla cultura della salute e sicurezza nel comparto edile, con un tavolo di coordinamento presieduto dal Comitato Paritetico Territoriale con SPISAL, INAIL e, come capofila del progetto, l’Istituto tecnico statale Cangrande della Scala con gli altri Istituti tecnici ad indirizzo “costruzioni, ambiente e territorio” della provincia di Verona.

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Il corso si articola in azioni di formazione, svolte sia in aula che direttamente in cantiere, rivolte agli studenti delle classi terze, quarte e quinte. Le uscite in cantiere, la conoscenza dell’organizzazione delle diverse figure professionali presenti e l’avvicinamento del mondo della scuola a quello del lavoro contribuisce ad aumentare la consapevolezza negli studenti, dei rischi per la salute e sicurezza presenti all’interno del cantiere edile e a far acquisire loro esperienze e competenze che potranno essere valorizzate quando entreranno direttamente a far parte del mondo del lavoro.

Il Terzo progetto effettuato dall’ULSS 20 e 21 di Verona in collaborazione con l’ULSS di Thiene sull’impiego in sicurezza dei fitosanitari e sulla prevenzione degli infortuni e malattie professionali in agricoltura è stato rivolto agli Istituti Agrari del Veneto e sostenuto dalla Rete delle scuole agrarie e forestali del Triveneto. Con i docenti delle scuole è stato realizzato un piano formativo sulla sicurezza di 32 ore con 18 pacchetti formativi, specifici per il settore agricolo, con i contenuti previsti dalla normativa, da svolgersi prima che gli alunni effettuino le esercitazioni in azienda e il percorso dell’alternanza scuola lavoro.

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Ad ogni studente alla fine del percorso viene rilasciato l’attestato di formazione sulla salute e sicurezza del lavoro obbligatorio (art. 37 del D. Lgs. 81), da utilizzare per la frequenza nell’azienda didattica della scuola, nei laboratori e nelle diverse aziende agricole in cui effettua il periodo di alternanza scuola-lavoro.

Il progetto è stato presentato in più iniziative pubbliche della scuola, nell’ambito del Festival dell’Agricoltura all’Ippodromo Le Padovanelle nello scorso maggio e in occasione del convegno regionale Sicurezza in Agricoltura, dello scorso dicembre a Verona, organizzato dallo SPISAL dell’ULSS 20, è stata consegnata ad ogni Istituto Agrario una borsa con il “kit per la sicurezza” contenente i Dispositivi personali di protezione: elmetto, guanti, cuffie, occhiali e dispositivi per la protezione delle vie respiratorie.

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Il “kit per la sicurezza” consegnato agli Istituti Agrari del Triveneto


Sempre nella direzione di facilitare le scuole e le aziende nell’accogliere gli studenti, di recente l’ULSS di Verona ha sottoscritto un’importante convezione per la realizzazione e l’implementazione di una portale on line per la formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro che vede coinvolti La Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Verona, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, l’INAIL, il Comando provinciale Vigili del Fuoco, il SIRVeSS e le scuole secondarie di secondo grado della provincia di Verona. La convenzione prevede la realizzazione nel prossimo futuro di un portale che consenta di mettere a disposizione dei soggetti interessati - docenti, tutor scolastici, studenti e tutor aziendali - i contenuti informativi predisposti dallo SPISAL dell’ULSS 9 Scaligera per lo svolgimento dei corsi di formazione in materia di sicurezza secondo i criteri definiti dall’art. 37 D.Lgs 81/08 , da espletarsi con modalità on line, sia per quanto riguarda la parte generale sia per la formazione specifica; oltre a ciò le Parti firmatarie si sono impegnate a promuovere l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro anche attraverso la validazione e relativa certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.
 


Numerose sono quindi le iniziative che lo SPISAL in pr3_9.jpgovincia di Verona sta portando avanti con le scuole e con la collaborazione di vari enti preposti alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, quali INAIL, Vigili del Fuoco e CPT, al fine di promuovere negli studenti una cultura della prevenzione che diventi parte integrante del loro bagaglio culturale soprattutto in previsione del loro futuro inserimento nel mondo del lavoro. Nella premessa del recente ordinamento scolastico si dice che “La scuola può svolgere appieno il proprio compito se si presenta come una comunità accogliente ed esperta, fondata su un patto educativo; una comunità che aiuta i giovani all'esercizio della cittadinanza attiva e responsabile, all'esperienza del metodo democratico, al rispetto della legalità…”. Quindi la cultura della prevenzione, e in particolare della prevenzione in tema di salute e sicurezza sul lavoro, deve essere un obiettivo educativo specifico della scuola perché è solo formando i futuri lavoratori che si può sperare di migliorare le condizioni di rischio ancora presenti negli ambienti di lavoro.

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Ultimo aggiornamento: 17/10/2019
 
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